L’ex Ilva diventa Acciaierie d’Italia. Invitalia ha definito l’accordo con ArcelorMittal e deciso un aumento di capitale per 400 milioni di euro.
ROMA – L’ex Ilva diventa Acciaierie d’Italia. E’ stato finalizzato l’accordo tra Invitalia e ArcelorMittal per l’ingresso della controllata dello Stato nel controllo dell’azienda. L’intesa, come riportato da La Repubblica, è stata perfezionata con la sottoscrizione di un aumento di capitale di 400 milioni di euro da parte di Invitalia che diventa così socio con una partecipazione del 38% del capitale azionario e con il 50% dei diritti di voto.
Il secondo aumento di capitale
Invitalia, come previsto dall’accordo, dovrebbe investire nel capitale ancora nei prossimi mesi. L’ipotesi è quella di un aumento di capitale di 680 milioni di euro entro maggio 2022, con la controllata dello Stato che diventerebbe l’azionaria di maggioranza dell’ex Ilva con il suo 60%. Per conservare il 40% ArcelorMittal dovrà mettere sul piatto 70 milioni di euro. “Acciaierie d’Italia holding – si precisa in una nota della multinazionale indiana – opererà in modo autonomo e avrà propri piani di finanziamento indipendenti da ArcelorMittal“.
La nota di Invitalia
L’accordo è stato accompagnato da una nota di Invitalia. “L’intesa – si precisa – è finalizzata ad una strategia di sostegno delle imprese e dell’occupazione nel Mezzogiorno, al fine di rilanciare di riconvertire in chiave ‘green’ il sito siderurgico dell’Ilva, coerente con la strategia, governata dalla Commissione europea, di garantire all’Europa zero emissioni entro il 2050“.
Un pensiero condiviso anche dal ministro Giorgetti. “Intendiamo perfezionare l’operazione nell’ambito della prospettiva nazionale dell’acciaio – il commento del leghista dopo l’intesa firmata da ArcelorMittal e Invitalia – c’è una congiuntura favorevole tra spinta europea per il green e aiuti di Stato compatibili“.
Presto il nuovo consiglio di amministratore
Nei prossimi giorni sarà convocata l’assemblea per dare vita al nuovo consiglio di amministrazione di Acciaierie d’Italia. In corsa ci sono Franco Bernabé, Stefano Cao ed Ernesto Somma. Il primo è il candidato principale per la presidenza del nuovo grupo.